Il Tar dell'Aquila ha accolto la richiesta di sospensiva del calendario venatorio 2009/2010 della Regione Abruzzo avanzata dagli Animalisti Italiani e dalla Lega per l'Abolizione della Caccia (LAC). Con la decisione del Tar - ha spiegato oggi Walter Caporale, presidente nazionale dell'associazione "Animalisti Italiani Onlus" e consigliere regionale - "in Abruzzo e' stata finalmente ripristinata la legalita', vietando la caccia. Il calendario venatorio approvato dalla Regione e' illegittimo e illegale ed e' stato approvato a discrezione di poche persone al solo scopo di favorire il mondo venatorio. La Regione Abruzzo non ha alcuna attenzione alla tutela e conservazione dell'ambiente e degli animali". Ora, per Caporale, "l'assessore regionale dovrebbe dimettersi e gli uffici dovrebbero essere commissariati, recuperando i fondi destinati alla caccia e mettendoli a disposizione della comunita', ad esempio per la riabilitazione dei malati". A curare il ricorso e' stato l'avvocato Michele Pezone il quale ha spiegato che il Tar ha accolto la sospensiva mettendo in evidenza che la Regione si e' discostata dalle indicazioni fornite dall'Ispra sul calendario venatorio senza spiegarne il perche'. Gia' nei mesi scorsi un altro ricorso degli ambientalisti contro il calendario venatorio era stato proposto e accolto dal Tar, ma in quel caso il riferimento era solo a due specie, per cui si era proceduto a una correzione del calendario stesso.
(da Agi, 19/10/09)
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