Ancona - E’ coinvolto anche un anconetano nel traffico illecito di tartarughe vive dalla Sardegna scoperto dall’ispettorato forestale di Tempio Pausania. Anche lui, come altre sei persone residenti a Palermo e provincia, Sovicille (Siena), Guardia Sanframondi (Benevento) e Alzate Brianza (Como), avevano acquistato testuggini vive su Internet.
Tre siciliani avevano infatti allestito un’organizzazione che si occupava della spedizione a domicilio utilizzando il normale servizio postale. Gli animali, protetti dalla comunità scientifica europea, rimanevano nelle scatole anche per giorni. L’indagine è iniziata lo scorso maggio quando all’aeroporto di Alghero erano stati bloccati due pacchi postali contenenti all’interno tredici tartarughe, immobilizzate col nastro adesivo, spedite dall’ufficio postale di Santa Teresa di Gallura.
Con la perquisizione dei domicili dei destinatari dei pacchi sono state recuperate 150 testuggini ma anche materiale informatico e fotografico e documentazione cartacea inerente il commercio degli esemplari che ha consentito di individuare i mittenti. Ai tre siciliani, residenti fra Palermo e Trabia, è stato contestato il traffico illecito di specie protette, il maltrattamento di animali e il reato di aver fornito false generalità agli impiegati dell’ufficio postale. I destinatari delle spedizioni, sette persone tra cui l’anconetano, sono state iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di concorso nel traffico illecito.
Fonte: Corriere Adriatico
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