Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, ha aperto a Perugia il giorno 11 ottobre 2010 i lavori del Convegno nazionale “La tutela giuridica degli animali e la Legge 20 luglio 2004, n. 189”, organizzato dal Ministero della Salute in collaborazione con il Comune ed il Tribunale degli animali di Perugia.
Per la prima volta - ha sottolineato il Sottosegretario - si sono ritrovati tutti gli "attori" della "filiera" per una piena e completa attuazione delle norme sulla tutela giuridica degli animali che la legge 189 - ha aggiunto Gaetana Ferri, direttore generale della Direzione Generale Sanità Animale del Ministero - definisce "essere viventi capaci di soffrire".
Al convegno hanno partecipato infatti magistrati, rappresentanti dei vari organi di polizia, dei servizi veterinari e delle associazioni protezionistiche.
«Auspico – ha affermato il Sottosegretario - che da qui si possa avviare un confronto costante ed efficace tra autorità competenti, potere giudiziario e organi di polizia e che ciò possa diventare patrimonio del nostro Paese».
Per la prima volta - ha sottolineato il Sottosegretario - si sono ritrovati tutti gli "attori" della "filiera" per una piena e completa attuazione delle norme sulla tutela giuridica degli animali che la legge 189 - ha aggiunto Gaetana Ferri, direttore generale della Direzione Generale Sanità Animale del Ministero - definisce "essere viventi capaci di soffrire".
Al convegno hanno partecipato infatti magistrati, rappresentanti dei vari organi di polizia, dei servizi veterinari e delle associazioni protezionistiche.
«Auspico – ha affermato il Sottosegretario - che da qui si possa avviare un confronto costante ed efficace tra autorità competenti, potere giudiziario e organi di polizia e che ciò possa diventare patrimonio del nostro Paese».
Nel contesto europeo ed internazionale, l’Italia ha raggiunto un considerevole corpus normativo per quanto attiene la tutela degli animali. La legge 281/91 prima, e la legge 189/2004 successivamente, hanno fissato principi di grande valore etico quali il dovere dello Stato di tutelare gli animali d’affezione, il riconoscimento dei reati di maltrattamento, di uccisione degli animali di abbandono e la loro utilizzazioni in spettacoli ed in combattimenti.
«Ciò che più emerge come criticità del sistema – ha continuato Francesca Martini – è che, malgrado la flagranza, molti reati appaiono in una sorta di “limbo di impunità” che lascia i soggetti maltrattati in balia dei loro aguzzini. Sono stati numerosi gli accertamenti effettuati dai Nas su tutto il territorio nazionale e, per rendere ancora più efficace l’azione di controllo ho istituito, nel maggio scorso, una task force per la lotta al randagismo, ai maltrattamenti e ai canili lager.»
La Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Laura Rossi, ha fatto proprie le parole del sottosegretario: «Mi auguro che questo sia solo l’inizio di un ampio e approfondito dibattito che conduca al consolidamento di prassi operative condivise ed adeguate, che abbiano come obiettivo comune e imprescindibile la tutela degli animali».
«Ciò che più emerge come criticità del sistema – ha continuato Francesca Martini – è che, malgrado la flagranza, molti reati appaiono in una sorta di “limbo di impunità” che lascia i soggetti maltrattati in balia dei loro aguzzini. Sono stati numerosi gli accertamenti effettuati dai Nas su tutto il territorio nazionale e, per rendere ancora più efficace l’azione di controllo ho istituito, nel maggio scorso, una task force per la lotta al randagismo, ai maltrattamenti e ai canili lager.»
La Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Laura Rossi, ha fatto proprie le parole del sottosegretario: «Mi auguro che questo sia solo l’inizio di un ampio e approfondito dibattito che conduca al consolidamento di prassi operative condivise ed adeguate, che abbiano come obiettivo comune e imprescindibile la tutela degli animali».
Fonte: Ufficio stampa Lega Nazionale per la Difesa del Cane
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