Domenica 6 ottobre si
terrà a Roma l’undicesima edizione del Fiabaday, in occasione della Giornata
Nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, indetta proprio
dall’associazione Fiaba e finalizzata, come recita lo slogan, a chiedere un
impegno più deciso per favorire l’affermarsi di nuovi metodi di pensare e di
agire rispetto al problema dell’abbattimento delle barriere architettoniche e
alla realizzazione di un ambiente “Total Quality”.
Come nelle precedenti edizioni,
Palazzo Chigi aprirà le porte alle visite guidate nelle sale interne, anche con
l’assistenza dello staff di Fiabaday, a gruppi di persone con disabilità,
anziani, bambini e ai loro accompagnatori.
Contestualmente, a Piazza Colonna
sarà allestito il “Palco Fiabaday”, ove si terranno dibattiti e spettacoli.
Tra questi, vi sarà, su invito
del Console Onorario Maresciallo Vincenzo Ariasi , una nuova rappresentazione dello
spettacolo teatrale “La vera storia di Cappuccetto Rosso e Lupo Pupo” a cura
dell’associazione Orizzonte di Francavilla al Mare, presieduta da Michelina Mattoscio ,
che da molti anni si occupa delle problematiche della disabilità con numerose
iniziative culturali e solidaristiche.
Lo spettacolo è tratto
dall’omonimo libro scritto da Michele
Pezone e illustrato da Fabio Malfagia , e torna a
Roma per la terza volta, dopo essere stato messo in scena ai Parioli al Tatro
Instabile dello Humor e di fronte al Circo Massimo, nella sede
dell’associazione El Pueblo, alla presenza di Vladimir Luxuria, madrina
dell’evento.
Nella versione della favola
rielaborata da Pezone, Cappuccetto Rosso si imbatte in un lupo buono, che
indossa una simpatica salopette, e che salva la bambina dai pericoli del bosco.
A sua volta il lupo viene poi salvato da Cappuccetto dopo essere stato ferito
da un cacciatore. La bambina riesce a convincere prima la nonna, e poi tutti
gli abitanti del villaggio, che il lupo, nonostante i tanti pregiudizi, era
meritevole di cure come gli altri animali.
La favola, dunque, insegna a
vincere i pregiudizi – come quelli nei confronti dei disabili o degli stranieri
- e non poteva trovare interpreti migliori dei ragazzi dell’associazione
Orizzonte, i quali continuano a strappare applausi commossi a ogni nuova
rappresentazione.
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