Per il progetto Elsa
il 28 settembre scadono i termini per le osservazioni per la procedura di
Valutazione di Impatto Ambientale nazionale.
Cosa stanno facendo gli
enti? I comuni di Pescara, Francavilla, Ortona e gli altri enti costieri e la
Regione prenderanno posizione?
Una dei principali tratti costieri abruzzesi sarà
presto “vista trivelle”? La società Petroceltic Italia ha riattivato la
procedura di Valutazione di impatto Ambientale nazionale presso il Ministero
dell'Ambiente.
Il progetto prevede l'arrivo di una piattaforma di tipo Jack Up che stazionerà a 7 km dalla costa (meno di 4 miglia marine!) di fronte a Lido Riccio per trivellare un pozzo profondo 4.700 metri. Tutta la documentazione è disponibile sul sito http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/281
Il progetto prevede l'arrivo di una piattaforma di tipo Jack Up che stazionerà a 7 km dalla costa (meno di 4 miglia marine!) di fronte a Lido Riccio per trivellare un pozzo profondo 4.700 metri. Tutta la documentazione è disponibile sul sito http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/281
La Petroceltic ha un permesso di ricerca in mare di
12.600 ettari situato proprio di fronte a Francavilla al Mare e Ortona, area
che praticamente arriva sulle spiagge delle due località, come emerge
chiaramente dalla mappa ufficiale allegata.
Il progetto fu fermato nel 2011 con un decreto
ministeriale di Valutazione di Impatto Ambientale negativa, sia per le carenze
dei documenti presentati a suo tempo dall'azienda sia per il Decreto
“Prestigiacomo” che imponeva il divieto di sviluppare interventi di
trivellazione entro le 12 miglia marine. Appare incredibile, anche da un punto
di vista procedurale, che un progetto che ha già ricevuto una valutazione
negativa, con rigetto il 16/05/2011, possa improvvisamente “rivivere”ed essere
ripresentato.
Bisogna evidenziare che lo stesso Ministero nel
Decreto che bocciava il progetto evidenziava che l'area del permesso di
ricerca, sulla base del Decreto Prestigiacomo che mirava a tutelare le aree
protette, risultava “interferire in
maniera integrale con il SIC IT7140106 “Fosso delle Farfalle” (sublitorale
chietino) e il SIC IT7140107 “Lecceta litoranea di Torino di Sangro e Foce del
Fiume Sangro”, nonché con le aree protette “Riserva naturale di interesse
provinciale Pineta dannunziana”, “Riserva naturale Pineta di Santa Filomena” e
“Lecceta di Torino di Sangro”.
In ogni caso il prossimo 28 settembre scadranno i
termini per le osservazioni che, ricordiamo, possono essere presentate da
qualsiasi cittadino, associazione, ente o istituzione.
Ovviamente il Forum acqua presenterà le proprie
osservazioni contrarie al progetto che pone
a fortissimo rischio la costa abruzzese e il suo turismo e, in
particolare, uno dei tratti più belli, quello del Riccio con le sue dune. In
caso di incidente, fatto non raro anche al momento delle trivellazioni a scopi
esplorativi, le conseguenze per gli abruzzesi, l'ambiente e la nostra economia
potrebbero essere gravissime.
Chiediamo a cittadini ed enti di mobilitarsi per
opporsi ad un progetto assolutamente inaccettabile che potrebbe divenire uno
dei principali tasselli della trasformazione dell'Abruzzo in distretto
minerario come previsto dalla Strategia Energetica Nazionale e dal cosiddetto
decreto “Sblocca Italia – Abruzzo Fossile”.
Fonte: Comunicato stampa del Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua
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