“Lo vedi, siamo come cani di fronte al mare…” cantava Francesco De Gregori. Si fa presto a dire cani al mare: chi come me ha in famiglia un quattrozampe, deve affrontare un’affannosa ricerca delle spiagge che ne consentano l’accesso. Negli ultimi anni l’offerta turistica si è ampliata, sicuramente per un ritorno economico, ma forse anche per una sempre maggiore attenzione e sensibilità verso i nostri amici animali.L’Ente Nazionale Protezione Animali ha realizzato un sito, www.vacanzebestiali.org, in cui tra le altre cose segnala le spiagge attrezzate e con libero accesso ai cani. O almeno in teoria.
Sì, perché a questo proposito la regolamentazione è poco chiara, non essendoci leggi nazionali ma vari regolamenti comunali; in più, se parliamo di stabilimenti balneari, è il titolare che decide. Solitamente si regola con quanto stabilito dal Comune di riferimento, ma a sua discrezione può anche prendere decisioni diverse, come autorizzare l’ingresso ai cani anche se vietato dal Comune o, viceversa, non permetterne l’ingresso. A volte potrebbero essere tollerati solo i cani di piccola taglia come Jack Bau, altre volte è richiesto che stiano sotto l’ombrellone con il padrone, altre ancora l’accesso è limitato solo ad alcune ore della giornata. Insomma, dovete sentire il titolare!
Riguardo alle spiagge libere, il discorso non è molto diverso: in alcuni casi possono non essere ammessi, oppure possono entrare ma solo se tenuti al guinzaglio, mentre in altre spiagge potete trovare un’area riservata attrezzata, o dotata almeno di fontanelle d’acqua, in cui possono correre liberi. Possono esserci alcuni criteri, come un numero massimo di animali, o l’obbligo da parte del padrone di avere con sé museruola e sacchetti per le deiezioni (è comunque bene averli sempre in modo da non lasciare “ricordini” sulla spiaggia); anche il bagno in mare può essere permesso, come no.
In poche parole, ogni situazione è a sé: per questo motivo il mio consiglio è sempre quello di mettervi in contatto con le amministrazioni locali della meta prescelta e verificare i servizi offerti.
Ricordate che siete voi i diretti responsabili del vostro cane: assicuratevi che sia in regola con le vaccinazioni, non sporcate e fate in modo che non infastidisca gli altri bagnanti. A questo proposito, sappiate anche che solamente le autorità (Capitaneria di Porto o Vigili Urbani) possono chiedervi di allontanarvi, e solo a fronte di espliciti divieti: perciò non perdete tempo in liti inutili con i vicini d’ombrellone intenzionati a cacciarvi!
E se avete già prenotato e una volta arrivati a destinazione vi trovate circondati di divieti di accesso in spiaggia o di balneazione per i vostri compagni di viaggio? Prima di rovinarvi la vacanza, prestate bene attenzione, perché quasi la metà dei cartelli di divieto non sono in regola. Un divieto infatti è valido solamente quando il Comune emette un’ordinanza motivata e firmata dal Sindaco; inoltre, il cartello deve riportare il numero dell’ordinanza comunale e la data di scadenza. In caso contrario nessuno può mandarvi via, nemmeno le autorità, e ogni eventuale multa è contestabile. Come nel caso in cui, ad esempio, il Comune emetta l’ordinanza e il titolare dello stabilimento dimentichi di porre l’apposito cartello, oppure se ci fosse il cartello ma non vengano riportati gli estremi: il divieto non è in regola.
FONDAMENTALE conoscere i propri diritti per poterli difendere, e poi, anche i nostri amati cani meritano una bella vacanza!
Grazie all’Avvocato Michele Pezone per la consulenza legale e Ilaria Palmeggiani per la ricerca
Fonte: ecocentrica.it
Nessun commento:
Posta un commento