Appello alle Istituzioni. Perché è necessario inserire una
sezione animali in seno alla Protezione Civile
La necessità di
organizzare, al servizio del Paese, una protezione civile per gli animali e le
loro famiglie è evidente e non più rinviabile.
La gestione, il
recupero, la messa in sicurezza degli animali da compagnia in occasione di
calamità naturali, dai terremoti alle alluvioni, alle nevicate che isolano
intere comunità, risulta oggi sempre più richiesta dalle stesse famiglie e
dalle Amministrazioni Locali. E' significativo che il dibattito odierno abbia
preso il via ufficialmente nelle sedi che rappresentano il popolo e che
decidono le leggi per il Paese. E’ qui che,
come associazioni animaliste, ci
siamo dati appuntamento.
Il tempo della
gestione spontaneistica ed episodica delle emergenze deve finire e le
associazioni chiedono che:
- in sede di
Conferenza Stato–Regioni, nella seduta del prossimo 6 dicembre, e nelle sedi
parlamentari preposte, venga approvato un emendamento
finalizzato all’introduzione di una previsione nella disciplina de
iure condendo che espliciti la
finalità del soccorso, dell’assistenza e della protezione degli animali tra gli
obiettivi di protezione civile.
- quanto sopra
sarebbe in linea all’Ordine del Giorno n.9/2607-B/4 , accolto dal
Governo lo scorso 7 marzo nell’Aula della Camera dei
Deputati, che lo impegna “a dotare la Protezione Civile di una sezione dedicata all’intervento sugli animali”;
- venga realizzato un coordinamento che consenta la formazione dei volontari
e che strutturi, in seno alla Protezione Civile, non solo il volontariato
animalista, ma anche quello dei medici veterinari che potrebbe, se ben gestito
e indirizzato, rappresentare una grande risorsa di supporto ai territori
colpiti da calamità.
Il tutto
finalizzato ad avere un piano d’azione comune e delle procedure codificate
per agire efficacemente insieme, già preparati e in maniera riconosciuta,
immediatamente dopo una catastrofe e nel periodo post emergenziale.
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