Un caso che ricorda quelli di Angelo e di tante altre creature innocenti e inoffensive, rimaste inermi mentre i loro aguzzini infierivano senza pietà e senza motivo su di loro. Rosati: ringrazio i volontari per essere intervenuti mentre le istituzioni latitavano. Daremo battaglia per Ruth e chiediamo ai politici quando si passerà dai proclami ai fatti, inasprendo le pene per questi reati.
Le immagini della feroce tortura subita da Ruth hanno fatto il giro di tutta Italia e scatenato l’indignazione di tutte le persone dotate di un minimo di sensibilità. Ruth era una cagnolona chiaramente docile e inoffensiva, talmente tanto che non si è ribellata quando il suo aguzzino le ha legato le zampe, l’ha cosparsa di benzina e l’ha presa a badilate massacrandola. La scena è stata vista da un vicino che è intervenuto chiamando le autorità che, come purtroppo spesso accade, non sono potute intervenire. Ruth è morta tra atroci sofferenze dopo essere stata soccorsa da un attivista palermitano.
“Mi trovavo proprio in Sicilia quando ho saputo della tragica sorte di Ruth”, afferma Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali di LNDC Animal Protection. “Ho visto e rivisto la foto del suo aguzzino e quel ghigno di cattiveria e allo stesso tempo lo sguardo rassegnato del povero cane che ha subito tutta quella violenza e mi sono chiesto, una volta ancora, come sia possibile che una terra che dovrebbe esportare nel mondo solo bellezza e cultura sia ancora una volta teatro orrendo di violenza. La brutalità è sempre inaccettabile, ma quando si infliggono vere e proprie torture a un povero essere indifeso è inevitabile essere presi da rabbia e scoramento”.
“Tutti i giorni sporgiamo denunce, siamo persino stanchi di ripetere sempre le stesse cose e poi ci troviamo di fronte a quel ghigno e ci sembra di stare sempre al punto di partenza. Purtroppo, non c’è una risposta adeguata da parte delle istituzioni, le leggi sono poco efficaci, la stessa vita umana in certi posti sembra valere poco e niente, figuriamoci quella di un povero cane. Ho letto ieri le parole della nostra presidente Piera Rosati che, in un post sui social condiviso da migliaia di persone, invitava una rivoluzione. Ecco, ci vorrebbe una rivoluzione delle coscienze che costringa chi ha il dovere di legiferare a emanare di corsa una legge che in casi di questo genere consenta l’arresto immediato di una persona evidentemente pericolosa ed il carcere in isolamento, cosa che ad oggi non è possibile. Noi, dal canto nostro, continueremo a fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per tentare di dare giustizia a Ruth e per fare in modo che il suo latrato straziante nella clinica veterinaria diventi un monito per tutti affinché cose di questo genere non debbano più accadere”, conclude Michele Pezone.
“Pensiamo per un attimo al terrore, al dolore e alla sofferenza di una creatura seviziata, trucidata, impiccata e uccisa senza pietà”, dichiara Piera Rosati – Presidente di LNDC Animal Protection. “Ruth e tanti altri esseri indifesi che non hanno avuto ancora voce, a causa di leggi inadeguate. E finché resteranno tali migliaia di altri Animali continueranno ad essere trucidati per noia, per gioco, per ignoranza e odio. Queste atrocità non sono più tollerabili, Farò tutto ciò che è in mio potere affinché il responsabile, facilmente identificato grazie ad un testimone, paghi per la sua malvagità. Fosse l’ultima cosa che faccio.”
Fonte: Ufficio stampa LNDC
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